operngestalten.de

Nomen ist nicht immer Omen - Oft reicht er nicht allein-Dahinter kann noch viel mehr "wohnen"! -Kommt! Schaut doch einfach rein!

La Boheme auf der sommerlichen Arena-Bühne (19.07.24)

Titelbild: Josef Fromholzer

Die dunkelgrauen Gewitterwolken über der Arena werden nicht weiterziehen, das ist früh klar. Es schüttet bald, somit kann nicht pünktlich gespielt werden. Warten, warten ….

Arena di Veona
FotoCredits: EnneviFoto

Gegen 22.15 Uhr startet schließlich die Premiere dieser Neuinszenierung von Puccinis LA BOHEME (Regie: Alfonso Signorini / Musikalische Leitung: Daniel Oren). Schon ein paar wenige Regentropfen würden die Instrumente der Musiker schädigen. Es wird am Ende des ersten Teils noch einmal eine Regenunterbrechung geben. Dieser Abend könnte dauern ! Puccinis winterliche La Boheme gehört zu den beliebtesten und am meisten gespielten Opern in der Arena – sie ist im Ranking der Festspielgeschichte auf Platz 11. Der Winter, das verschneite Paris,  ist in der (klassischen)  Neuinszenierung von Alfonso Signorini überdeutlich im Bühnenbild sichtbar, Schnee  in allen Bildern.  Signorini, eigentlich Moderator und  Journalist, hat bereits 2017 Puccini inszeniert, in Torre del Lago (Puccini Festival) und  am Mariinsky-Theater in St. Petersburg. Vittorio Grigolo ist der Rodolfo der Aufführung (und der Star des Abends), voll präsent mit seiner Stimme – und auf das große Format der Arena eingestellt –  vom ersten Moment an. Das Gleiche gilt für die armenische Sopranistin Juliana Grigoryan als Mimi. Beide werden am späten Ende der Vorstellung (gegen 1:45 Uhr) groß gefeiert. Eleonora Bellocci singt die Musetta und Alexander Vinogradov den Colline. 

Vittorio Grigoloa
FotoCredits: EnneviFoto

Der Nachthimmel über Arena lichtet sich etwas, als die erste reguläre Pause beginnt. Zwei Pausen sind angesetzt, werden gebraucht für die aufwendigen  Umbauarbeiten des Bühnenbildes. Am Beginn der zweiten Pause zieht bereits das nächste Gewitter mit teils heftigen Blitzen heran. Das könnte ein Wettlauf werden, den schließlich doch die Oper gewinnt. Sie wird zu Ende gespielt. Die Zuschauer verlassen die Arena, es ist kurz vor 2 Uhr morgens. Nun ist La Boheme eine nicht allzu lange Oper – würde man heute noch, wie in früheren Jahrzehnten,  Wagner spielen, dann könnte eine Vorstellung in einer regnerischen Nacht auch bis zum Morgen, zum Tagesanbruch,  dauern. Vielleicht gibt es in den kommenden Jahren in der Arena doch wieder einmal einen Lohengrin oder Tannhäuser? 

Josef Fromholzer

FotoCredis: EnneviFoto

La Boheme sul palco dell’arena estiva (19.07.24)

Le nuvole di tempesta grigio scuro che sovrastano l’arena non si muoveranno, questo è chiaro fin da subito. Presto pioverà, quindi la partita non potrà essere giocata in tempo. Attesa, attesa ….

La prima di questa nuova produzione de LA BOHEME di Puccini (regia: Alfonso Signorini / direzione musicale: Daniel Oren) inizia finalmente alle 22.15 circa. Anche poche gocce di pioggia danneggerebbero gli strumenti dei musicisti. Ci sarà un’altra interruzione per pioggia alla fine della prima parte. Questa serata potrebbe durare! L’invernale La Boheme di Puccini è una delle opere più popolari e più rappresentate in Arena – è all’undicesimo posto nella storia del Festival. L’inverno, la Parigi innevata, è chiaramente visibile nella nuova produzione (classica) di Alfonso Signorini, con la neve in ogni inquadratura. Signorini, che in realtà è presentatore e giornalista, ha già messo in scena Puccini nel 2017, a Torre del Lago (Festival Pucciniano) e al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo.

Vittorio Griogolo, Juliana Grigoryan
FotoCredits: FotoCredis: EnneviFoto

Vittorio Grigolo è il Rodolfo dello spettacolo (e la star della serata), pienamente presente con la sua voce – e in sintonia con il grande formato dell’arena – fin dal primo momento. Lo stesso vale per il soprano armeno Juliana Grigoryan nel ruolo di Mimì. Entrambi vengono festeggiati alla fine dello spettacolo (intorno all’1.45). Eleonora Bellocci canta Musetta e Alexander Vinogradov canta Colline.

Il cielo notturno sopra l’Arena si schiarisce un po‘ quando inizia il primo intervallo regolare. Sono previsti due intervalli, necessari per l’elaborato rifacimento della scenografia. All’inizio del secondo intervallo, il prossimo temporale si sta già avvicinando con alcuni forti lampi. Potrebbe essere una gara, ma alla fine l’opera vince. Viene eseguita fino alla fine. Il pubblico lascia l’arena, sono poco prima delle 2 del mattino. Ora, La Bohème non è un’opera molto lunga: se Wagner venisse rappresentato ancora oggi, come nei decenni precedenti, una rappresentazione in una notte di pioggia potrebbe durare fino all’alba. Forse nei prossimi anni ci sarà un altro Lohengrin o Tannhäuser in Arena?

Josef Fromholzer

(Tradotto con DeepL.com (versione gratuita)

Weiter Beitrag

Zurück Beitrag

Antworten

© 2024 operngestalten.de

Thema von Anders Norén